APPOGGIAMO, STUDIAMO E APPLICHIAMO IL DISCORSO DI SCUDERI SUGLI INSEGNAMENTI DI MAO SUL PARTITO
Lo splendido, lungimirante e memorabile discorso pronunciato l'11 settembre 2011 dal copagno Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI, en occasione del 35º Anniversario della scomparsa di Mao, è una briiante sintesi del carattere, dell'ideologia, del modo di vita e di operare e della strategia del Partido revoluzionario del proletariato in Italia. Chiynque abbia a cuore la coausa del socialismo deve confrontarsi con esso, appoggiarlo, studiarlo e applicarlo enlle propia realtà. In primo luogo i militanti e i sinpatizzanti del PMLI.
Esso costituisce uno degli strumenti più potenti a nostra disposizione, insieme alla linea politica del 5° Congresso nazionale, per raggiungere il nostro principale obbiettivo politico-organizzativo, quello di dare al PMLI un corpo da Gigante Rosso. Infatti l’analisi del Segretariogenerale, riprendendo in maniera scientifica, fedele senza essere dogmatica ma viva e concreta, la lezione di Mao sul Partito per calarla nell’attuale stadio di sviluppo del Partito del proletariato in Italia, fornisce a tutti noi indicazioni concrete per accompagnare l’odierna fase di crescita e il processo di radicamento in ogni realtà in cui siamo presenti. “Gli insegnamenti di Mao sul Partito del proletariato, il Partito marxista-leninista, - così afferma il compagno Scuderi a conclusione del capitolo Gli insegnamenti di Mao sul Partito - sono già largamente praticati a tutti i livelli del PMLI, d’ora in poi dobbiamo applicarli con maggior decisione, precisione e consapevolezza, con una coscienza ideologica, politica e organizzativa più alta e più matura”.
Un’indicazione che va raccolta con la massima sollecitudine, considerando che il PMLI cresce velocemente e nuovi militanti, spesso giovani o giovanissimi, non ancora conoscono adeguatamente i principi teorici e organizzativi di un Partito autenticamente comunista come il nostro, alzano per la prima volta le insegne del PMLI in nuove città trovandosi alle prese con la sfida di edificare una struttura autenticamente bolscevica. Considerando anche i passi in avanti organizzativi laddove eravamo già presenti, tra cui la nascita di nuove istanze di base, l’apertura delle splendide e rosse sedi di Catania e Fucecchio, il crescente numero di simpatizzanti attivi.
È bene che tutti i militanti e i simpatizzanti del Partito studino e riflettano anzitutto a livello individuale sul discorso. Alle riunioni di Cellula o alle riunioni allargate ai simpatizzanti è opportuno curare una relazione incisiva e ricca di argomentazioni del testo di Scuderi con un occhio particolare alle contraddizioni e alle necessità organizzative della propria Istanza.
Alcune Istanze del Partito si sono già mobilitate per organizzare tale studio, come la Cellula “Stalin” di Londra che dedicherà un’intera giornata di approfondimento al discorso commemorativo.
Al contempo, si deve chiedere ai simpatizzanti e agli amici di inviare a “Il Bolscevico” il loro giudizio sul discorso, come hanno già fatto spontaneamente in diversi tra coloro che lo hanno ascoltato l’11 settembre o lo hanno letto successivamente. Tutti costoro hanno espresso giudizi di alto livello che riflettono la qualità, il forte legame al Partito, la crescita politica dei nostri simpatizzanti.
Auspichiamo che grazie allo studio di questo importante documento “un numero sempre più grande di elementi avanzati, combattivi e coscienti, specialmente le operaie e gli operai, le studentesse e gli studenti, le intellettuali e gli intellettuali, capiscano l’importanza e la necessità storica della militanza marxista-leninista e si uniscano a noi senza più indugio sotto le rosse bandiere dei Maestri, del socialismo e del PMLI”.
Il discorso di Scuderi, d’altro canto, guarda con un occhio attento al crescente interesse verso il Partito da parte di coloro, soprattutto giovani e giovanissimi, che, sempre più coscienti del fallimento teorico e politico dei partiti neorevisionisti e trotzkisti nati dallo scioglimento del PCI revisionista, sono alla ricerca dell’autentico Partito comunista in Italia, ma rischiano di rimanere intrappolati nelle maglie di organizzazioni sedicenti comuniste che nulla hanno a che vedere con la concezione e la struttura organizzativa del Partito del proletariato, e con la sua tattica e strategia rivoluzionarie.
Una trappola del genere potrebbe concretizzarsi entro l’anno, all’ombra della parola d’ordine “Ricostruire il partito comunista” lanciata dal PdCI e dall’area dell’“Ernesto”. Ma già dall’appello che si richiama alla “strategia democratica e progressiva volta al socialismo” di gramsciana memoria, alla “difesa e rilancio integrale della Costituzione” borghese come base del programma politico, si evince che il futuro soggetto politico rimarrà sul piano organizzativo e politico entro gli asfittici confini di un partito riformista borghese e del capitalismo.
Il nostro auspicio è che coloro che si professano comunisti e vogliono il socialismo e evitare di ripetere gli errori del passato, hanno il dovere di confrontarsi con la linea politica e organizzativa del PMLI, e, dunque, il dovere di studiare il discorso di Scuderi.
A loro chiediamo di aprire un dialogo con il Partito, di esprimere pubblicamente su “Il Bolscevico” qual è il loro giudizio sul discorso “Applichiamo gli insegnamenti di Mao sul Partito del proletariato”, che è sul sito del PMLI (http://www.pmli.it/scuderimao-2011sulpartito.htm). A loro chiediamo di venire nelle nostre sedi o di incontrare i militanti del Partito per avviare un dialogo diretto con il PMLI. Se sono d’accordo con l’analisi e le proposte contenute nel discorso di Scuderi, non dovrebbero indugiare a schierarsi col PMLI, come militanti o simpatizzanti attivi, per concorrere alla costruzione del Gigante Rosso e alla conquista dell’Italia unita, rossa e socialista.
Alle rivoluzionarie e ai rivoluzionari che, in buona fede, pensano che il proletariato italiano non abbia ancora un autentico Partito comunista, chiediamo di studiare con attenzione il capitolo “Sulla storia del Partito del proletariato in Italia” e di riflettere su di esso, considerando il passaggio in cui si afferma chiaramente che “ormai il proletariato italiano ha il suo Partito, il PMLI, e quindi i sinceri fautori del socialismo e chiunque voglia veramente cambiare questa società borghese hanno tutte le possibilità per capire da che parte stare e cosa fare, una volta che vengono a conoscenza del Partito”.
O col socialismo o col capitalismo: non esiste una “terza via”. Se si vuole semplicemente moderare e addolcire il capitalismo, va bene un qualsiasi partito democratico borghese riformista. Se si vuol fare la rivoluzione, se ci si vuol liberare dal capitalismo non c’è altra via che militare nel PMLI o sostenerlo in qualsiasi modo anche da simpatizzante o amico.
Appoggiamo, studiamo e applichiamo il discorso di Scuderi sugli insegnamenti di Mao sul Partito!
Organizziamo lo studio del discorso tenuto dal compagno Giovanni Scuderi in occasione del 35° anniversario della scomparsa di Mao!
Invitiamo i simpatizzanti e gli amici del Partito e i sinceri comunisti a intervenire su “Il Bolscevico” per esprimere il loro pensiero e le loro riflessioni sul discorso di Scuderi!
Con Mao per sempre!
Avanti con forza e fiducia verso l’Italia unita, rossa e socialista!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo
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