Opponiamoci al
governo Gentiloni di matrice renziana antipopolare, piduista e fascista.
Lottiamo per aprire la strada al socialismo e al potere politico del proletariato
Lottiamo per aprire la strada al socialismo e al potere politico del proletariato
Se non è zuppa è pambagnato, con acqua putrida. Che schifo!
Il nuovo duce Renzi non poteva non lasciare Palazzo Chigi dopo la disfatta referendaria. Ne ha preso il posto per volere di Renzi, con l'avallo di Mattarella, Paolo Gentiloni, ancora una volta premiato dalla classe dominante borghese per aver abbandonato a suo tempo la militanza “marxista-leninista”. Il suo compito vero è quello di tenere il seggiolone caldo a Renzi, che è già all'opera per riprenderselo con le prossime elezioni politiche.
Intanto Gentiloni, avendo il nuovo governo la stessa matrice, natura, ispirazione, composizione e programma del governo del suo burattinaio, non potrà che praticare una politica di lacrime e sangue all'interno e di interventismo e colonialismo all'esterno. Conformemente al diktat dell'imperialismo italiano e dell'Unione europea interventista e alle necessità della lotta tra i vari paesi imperialisti per avere più spazio e più potere nello scacchiere mondiale, in particolare nel Medio Oriente.
Mai la storia parlamentare repubblicana aveva visto nascere un simile governo gestito da Palazzo Chigi da un premier dimissionario e non dal presidente della Repubblica dal Quirinale, che ha solo ratificato quello che aveva deciso Renzi.
Nemmeno la sovranità popolare, pur sancita dalla Costituzione, è stata rispettata, quantunque il popolo italiano con una valanga di NO abbia bocciato il governo Renzi e la sua controriforma costituzionale. Addirittura sono stati promossi nel nuovo governo Maria Elena Boschi, Luca Lotti e Anna Finocchiaro che sono stati i principali promotori, autori e sostenitori di tale controriforma. Una provocazione assolutamente intollerabile!
I partiti della destra e della “sinistra” borghese, tagliati fuori da questo governo, approfittando anche degli errori antidemocratici e anticostituzionali commessi dai suoi burattinai e burattini, stanno facendo fuoco e fiamme per andare subito, o appena approvata la nuova legge elettorale, alle elezioni. Con l'obiettivo di formare un loro governo. Un governo che in ogni caso non potrà coinvolgere il proletariato, le masse sfruttate e oppresse e i giovani che non hanno un futuro. Perché non ci potrà mai essere un governo borghese e capitalista che tuteli i loro interessi e che risolva tutte le contraddizioni di classe, di genere e di territorio e che tenga fuori l'Italia dalle guerre imperialistiche.
Nemmeno l'attuazione della Costituzione, come sostengono alcune forze democratiche borghesi e i partiti sedicenti comunisti, può essere in grado di farlo. È tutta la storia parlamentare e governativa dal '48 in poi che lo dimostra.
Bisogna invece guardare da tutt'altra parte, verso il socialismo e il potere politico del proletariato. Abbandonando ogni illusione elettorale, parlamentare, governativa, costituzionale, riformista e pacifista, armandosi del marxismo-leninismo-pensiero di Mao e facendo affidamento solo sulla lotta di classe.
È questa la proposta che rinnoviamo in questo momento storico di grande difficoltà e scompiglio in cui versa la classe dominante borghese che richiede di scegliere: capitalismo o socialismo.
L'Ufficio politico del PMLI
Firenze, 14 dicembre 2016, ore 15,48
(Traducción al castellano)
Opongamosnos al gobierno Gentiloni de matriz renziana antipopular, P2 y
fascista
Luchamos para abrir la senda al socialismo y al poder político del
proletariado
Si no es sopa es pan mojado,
con agua pútrida. ¡Qué asco! El
nuevo duce Renzi no podía dejar Palazzo Chigi después de la derrota en el
referéndum. Ha tomado el puesto por querer de Renzi, con el aval de Mattarella,
Paolo Gentiloni, una vez más premiado por la clase dominante burguesa por haber
abandonado a su tiempo la militancia "marxista-leninista". Su
verdadero trabajo es mantener la silla en caliente a Renzi, que ya está trabajando para retomarlo
de con la próxima elecciones políticas.l.
Mientras tanto Gentiloni, teniendo
el nuevo gobierno la misma matriz, la naturaleza, la inspiración, la
composición y programa de gobierno su titiritero, no podrá más que practicar una política de lágrimas y sangre y lágrimas a
lo interno y de intervencionismo y colonialismo a lo externo. De acuerdo con el
dictado del imperialismo e intervencionista italiano y de la Unión Europea interventista
y a las necesidades de la lucha entre los distintos países imperialistas para
tener más espacio y más poder en el escenario mundial, en particular en el
Oriente Medio.
Nunca la historia
parlamentaria republicana había visto el nacer un similar gobierno gestionado
desde el Palacio Chigi por un primer ministro dimisionario y no por el
Presidente de la República desde el Quirinal, que sólo ha ratificado lo que
había decidido Renzi.
Mucho menos la soberanía popular, consagrado por la Constitución, ha sido respetada,
aunque los italianos con una avalancha de NO ha rechazado al gobierno Renzi y a su
contrarreforma constitucional. Incluso han sido promovidos en el nuevo gobierno María
Elena Boschi, Luca Lotti y Anna Finocchiaro que han sido los principales promotores,
autores y partidarios de la Contrarreforma. ¡Una provocación absolutamente intolerable!
Los partidos de la derecha y de la ”izquierda” burguesa,
cortados de este gobierno, aprovechando los errores antidemocráticas y
anticonstitucionales cometidos por sus titiriteros y títeres, están haciendo el
fuego y las llamas para ir rápido, o apenas aprobada la nueva ley electoral, a
las elecciones. Con el objetivo de formar su propio gobierno. Un gobierno que,
en todo caso, no podrá implicar el proletariado, las masas explotadas y
oprimidas y jóvenes que no tienen un futuro. Porque nunca puede haber un
gobierno burgués capitalista que proteja los intereses y que resuelva todas las
contradicciones de clase, género y territorio y que tenga fuera Italia de las guerras
imperialistas.
Ni menos la aplicación de la Constitución, como sostienen algunas
fuerzas democráticas burguesas y los partidos sedicentes comunistas, puede ser
capaz de hacerlo. Es toda la historia parlamentaria y gubernativa desde el 48
en adelante que lo demuestra.
Es necesario, por el contrario mirar desde otra parte, hacia el socialismo y el poder político
del proletariado. Abandonando toda ilusión electoral, parlamentaria, gubernativa,
constitucional, reformista y pacifista, armándose del marxismo-leninismo-pensamiento
de Mao y depender exclusivamente de la lucha de clases.
Es esta la propuesta que renovamos en
estos momentos históricos de gran dificultad y turbulencia en las cuales cae la
clase dominante burguesa que reclama de escoger: capitalismo o socialismo.
El Buró Político del
PMLI
Firenze, 14 de diciembre 2016
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